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ROSANNA MARZIALE

La mia vita è una tela di relazioni tessuta dalla buona volontà e dal caso. Per me fare la chef vuol dire trovare relazioni, nuove o dimenticate, tra persone, prodotti e processi di trasformazione. Relazioni con cui costruire storie da portare in tavola. E relazioni che mi permettano di uscire dalla cucina per esplorare altri mondi.

"Alexander Langer proponeva di cambiare il famoso motto olimpico Citius, Altius, Fortius “più veloce, più alto, più forte” in Lentius, Profundius, Suavius “più lento, più profondo, più dolce”. Come chef credo di poter fare la mia parte per rendere desiderabile una concezione di benessere sensibilmente diversa da quella attuale."

CASAMARZIALE

La mia casa è un set, come quella di molti ormai. Ci incontriamo in cucina con la telecamera accesa. E quando sono sola, giro delle videoricette.

La mia idea di cucina

Credo che la cucina sia un gioco. Non un game, un play. Il game è il gioco duro e competitivo, si vince o si perde. Il play è il piacere di misurasi con un procedimento, mettendo alla prova il proprio talento allo scopo di divertirsi, meglio se in compagnia.

Dentro di me c’è una popolazione. Io sono anche un contadino appassionato, un mangiatore sensuale, un bambino che si costruisce il suo catalogo di sapori, un vecchio fornaio, un pescatore di alici, un pastore, un mastro casaro e un navigatore di internet e tanto altro.