Nel 2013, la chef Rosanna Marziale ha anticipato i tempi puntando sulla semplicità e sull’essenzialità in cucina. Con il progetto “A Pane e Acqua”, ha creato un’esperienza di audiodegustazione e un podcast che invitava a riscoprire i sapori più semplici e fondamentali, come l’acqua e il pane. In quell’occasione, l’acqua veniva presentata come un elemento che racchiude il carattere di un territorio, con un’attenzione particolare alla sua provenienza e alle sue caratteristiche uniche, come la presenza di bolle o il sapore acidulo dovuto a minerali vulcanici.
L’approccio di Marziale era rivoluzionario perché metteva al centro la semplicità, considerandola un valore e un punto di partenza per un’esperienza gastronomica autentica. La sua idea di abbinare pane e acqua, anche in modo innovativo, anticipava concetti che oggi vengono spesso celebrati come “scoperte” di grande innovazione, ma che in realtà sono stati già esplorati e valorizzati da chef come lei molto prima.
Il suo progetto non era solo un modo per degustare, ma anche un modo per riscoprire il significato profondo di cibo e bevanda, come elementi essenziali e portatori di identità territoriale. La sua attenzione alla semplicità e alla qualità dei prodotti la rendeva una precursora di un modo di pensare la cucina che oggi sembra tornare di moda, ma che in realtà lei aveva già abbracciato anni fa, dimostrando che a volte, le cose più semplici, sono anche le più autentiche e innovative.